Il Comune di Olbia non vigila sull'abuso edilizio favorendo una truffa

Esiste un Decreto Legge che ordina, ai dirigenti o responsabili degli uffici comunali, di vigilare sulle costruzioni per prevenire reati di abusi edilizi, sul controllo delle applicazioni delle norme e delle prescrizioni. Ma risulta evidente che a Olbia il Comune a tutto pensa, tranne che ottemperare alle leggi per le quali è comandato.

Il Comune di Olbia non vigila sull'abuso edilizio favorendo una truffa
L'omessa vigilanza edilizia favorisce mutui truffa

Nel nostro Paese esistono centinaia di migliaia di leggi, statisticamente circa 111 mila emanate dal 1936 fino al 2018, tra questi circa 46 mila sono decreti del Presidente della Repubblica.

Uno di questi decreti è il n. 380 del 6 giugno 2001, dove ad un quarto di documento si legge:

Art. 27 (L)
Vigilanza sull'attivita' urbanistico-edilizia
(legge 28 febbraio 1985, n. 47, art. 4; decreto legislativo
18 agosto 2000, n. 267, articoli 107 e 109)

  1. Il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale esercita, anche secondo le modalita' stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente, la vigilanza sull'attivita' urbanistico-edilizia nel territorio comunale per assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalita' esecutive fissate nei titoli abilitativi.

 Prima del decreto del 2001, il responsabile competente in materia di vigilanza ediliza era il Sindaco.

Inoltre a metà decreto si legge:

Sezione II
Vigilanza

Art. 68 (L)
Controlli
(legge 5 novembre 1971, n. 1086, art. 10)

  1. Il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale, nel cui territorio vengono realizzate le opere indicate nell'articolo 53, comma 1, ha il compito di vigilare sull'osservanza degli adempimenti preposti dal presente testo unico: a tal fine si avvale dei funzionari ed agenti comunali.

Attenzione!!  “…ha il compito di vigilare…” e qui vien da ridere.

Stando a questo decreto ci si chiede perchè ad Olbia risultano case abusive e pericolose per la pubblica sicurezza come quella sita in Via Giusti pronte ad esplodere davanti ad un asilo per impianti gas difettosi o installati arbitrariamente.

E’ una domanda che è lecita porsi, visto che i nostri dirigenti Comunali, Sindaci, portaborse, imboscati, ecc, percepiscono  uno stipendio - ALTO -  pagato dagli stessi cittadini per avere una città pulita, sicura ma anche civile, ma poi truffati e vessati a causa di inadempienze, mala gestione ed altri aggettivi che è meglio non indicare, da parte dell’amministrazione comunale.

Se questi articoli del decreto impongono delle direttive alle quali i dirigenti o responsabili comunali devono rendere conto, perché un cittadino deve essere vessato con richieste di denaro a titolo di sanzioni pecuniarie o di demolizione della propria casa in caso di problematiche non create dal cittadino onesto? 

Chiedere spiegazioni e trasparenza al Comune di Olbia, circa una situazioni di abuso edilizio su un’abitazione acquistata con un mutuo truffa, significa vedersi notificare un provvedimento di demolizione o acquisizione dell’immobile al patrimonio comunale. 

Perché?

La risposta è molto semplice, è più facile gettare fango, o altro, addosso al debole per nascondere la propria mancanza e i propri errori, sia per non aver ottemperato alle disposizioni del DPR in materia di abusi edilizi, sia perché nei Comuni ci sono persone incapaci di svolgere il ruolo per il quale vengono incaricati nei vari uffici di competenza.

Prendiamo ad esempio l’immobile sito in via Giusti al civico 48 di Olbia dove è stato oggetto di un provvedimento di demolizione entro dicembre 2020, 

Casa abusiva Truffa Banco Sardegna e Comune di Olbia


bisogna sapere che il proprietario (Casa acquistata con Mutuo truffa Banco di Sardegna), 
dopo aver scoperto l’abuso edilizio tramite l’ottima agenzia immobiliare Tecnocasa di Olbia,

e dopo anni di richieste di trasparenza inviate al Comune di Olbia senza ottenere assolutamente nulla, 

il Comune di Olbia, invece di aiutare un cittadino onesto, emetteva un provvedimento di demolizione - magari in maniera arbitraria visto alcune sentenze che ne regolano le demolizione in precise situazioni - o una sanzione pecuniaria fino a 20mila € con l’acquisizione dell’immobile al patrimonio comunale.

Quindi non solo il proprietario è stato truffato dal:

  • venditore di case abusive che abita ad Olbia ex funzionario del Banco di Sardegna
  • un Tribunale vergogna come quello di Tempio Pausania, dove arrestano giudici per corruzione spostando la causa contro il truffatore di oltre 5 anni, cosi nel frattempo tutti hanno il tempo di stuprarti per bene.
  • ignoti funzionari del banco di Sardegna che hanno favorito l'ex funzionario venditore di case abusive omettendo di visionare e confrontare le perizie con la concessione edilizia difforme.
  • Banco di Sardegna che pignorerà la stessa casa abusiva alla quale ha dato esito positivo al nulla osta regionale per il mutuo
  • Notaio Castelli di Olbia che non verifica assolutamente nulla e firma con la benda negli occhi, "...tanto la banca ti ha già dato il denaro quindi non ho nulla da verificare....." cosi dice.
  • Comune di Olbia, al quale chiedi un aiuto per sanare l'abitazione abusiva truffata, ma dopo 6 anni di lettere e suppliche umilianti anche con questo Sindaco attuale, assolutamente inservibile per il cittadino onesto, alla fine ti rispondono con un ordine di demolizione per nascondere le omissioni di persone incapaci. 

Il 7 dicembre 2020 una famiglia di Olbia perderà la propria abitazione in tutte le maniere possibili e impossibili frutto di questo Stato italiano colmo di incapaci e disonesti.